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Quale affettività per i consacrati?

di Luca Balugani   "Tredici femmine, undici maschi, un prete e una suora": è questa la telefonata di un gruppo parrocchiale ad una casa di ospitalità. Evidentemente dietro questo linguaggio c'è il desiderio di distinguere che i primi sono giovani, mentre i consacrati avrebbero bisogno di qualche attenzione diversa; o che i giovani non sono privi di educatori. Ma accanto a queste interpretazioni ve n'è un'altra, radicabile in una domanda di natura differente: i consacrati celibi hanno una loro affettività?

Volontariato e percorso esistenziale possibile

di don Giovanni Sandonà (tratto da www.dimensionesperanza.it )   Il volontariato è assistenza, relazione o identità? Potremmo partire da questa sintetica e provocante domanda per provare a scandagliare, a percorrere l’esperienza del volontariato, le sue motivazioni e la sua umanità. Come? Accostandoci e provando ad abitare almeno un poco queste quattro parole chiave: volontariato, assistenza, relazione,  identità.

L'attualità di Luigi Sturzo

di Rocco Gumina Nel pomeriggio di sabato 28 febbraio, è stato presentato a Caltanissetta il volume Servire e non servirsi. La prima regola del buon politico (Rubbettino 2015) che raccoglie alcuni articoli e interventi di Luigi Sturzo. L’iniziativa, organizzata dal Centro Studi “A. Cammarata”, ci permette di riflettere sull’attualità del messaggio e della testimonianza politica di una delle più grandi figure del cattolicesimo italiano del XX secolo.

La sessualità come apertura alla trascendenza: spiritualità, erotismo e etica cristiana

di Niccolò Bonetti Lo scorso 8 Gennaio si è tenuta presso l'aula studio FUCI un incontro dal titolo “La sessualità come apertura alla trascendenza: spiritualità, erotismo e etica cristiana” tenuto dal fucino Niccolò Bonetti.

Se questa è libertà...

di Rocco Gumina L'evento di questi giorni che ha sconvolto la Francia e l’Europa è mostruoso. Nessun uomo per nessuna religione e civiltà può morire in questo modo sia questi giornalista, educatore, operaio, cittadino. Quello che è accaduto è estraneo alla nostra cultura e a qualsiasi forma di comprensione dell’uomo. Infatti, la vita umana è un bene straordinario a cui nessuno può mettere la parola fine né con un attacco alla redazione di un giornale, né in altro modo.   Chiarito questo, la vicenda parigina, però, deve indurci a riflettere sul senso di libertà che cerchiamo di vivere e di annunciare a quanti arrivano in un modo o in un altro sul suolo europeo o nel mondo “occidentale”.

Dopo gli spari. Ricostruzione o distruzione.

di Lorenzo Banducci “Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa esprimerle.” La citazione di Voltaire rimbalza nella mente di chi guarda pietrificato i telegiornali delle ultime ore dopo il terribile attentato di matrice islamica che ha colpito Parigi e più nello specifico i giornalisti della rivista satirica Charlie Hebdo. La Francia che con Voltaire aveva “inventato” la libertà di espressione è stata così ferita terribilmente nell’intimo.

La riforma spirituale della Chiesa e dell'Italia

di Lorenzo Banducci Mi ha molto colpito l’ormai famoso discorso pronunciato da Papa Francesco lo scorso 22 dicembre alla Curia in cui declinava le 15 malattie della stessa. Malattie peraltro estremamente valide per qualsiasi cristiano e istituzione/associazione/aggregazione ecclesiale.

Se la CGIL difende le feste

di Lorenzo Banducci Devo dire che mi ha fatto molto piacere scoprire casualmente in rete che la CGIL, in occasione di queste feste natalizie, ha lanciato una campagna nazionale per un’alternativa ai consumi festivi.

Dio in prima serata

di Lorenzo Banducci Parlare di Dio in prima serata nel 2014 e farlo non con il classico punto di vista catechetico ed ecclesiale risulta veramente particolare. A Benigni va il grande   merito di averci provato.

Benedetto XVI e i divorziati risposati

di Lorenzo Banducci   Su suggerimento di Vatican Insider sono andato a ricercarmi un vecchio intervento di Ratzinger del 2005 nel quale, fra varie tematiche, affrontava, in risposta a una domanda di un prete, la questione dei “divorziati risposati”. Qui vi proponiamo l’estratto in cui Benedetto XVI accennava alla soluzione proposta dalle Chiese Ortodosse, ma soprattutto diceva di non avere ricette rapide a questa questione perché se da un lato c’è da tutelare il bene della comunità e quello del Sacramento, dall’altro c’è da aiutare la sofferenza delle persone. L’intervento del Papa lasciava dunque presagire l’apertura verso un dibattito aperto all’interno della Chiesa senza che però poi vi fosse una concreta discussione fino al Sinodo di quest’anno.