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Benedetto XVI e i divorziati risposati

di Lorenzo Banducci   Su suggerimento di Vatican Insider sono andato a ricercarmi un vecchio intervento di Ratzinger del 2005 nel quale, fra varie tematiche, affrontava, in risposta a una domanda di un prete, la questione dei “divorziati risposati”. Qui vi proponiamo l’estratto in cui Benedetto XVI accennava alla soluzione proposta dalle Chiese Ortodosse, ma soprattutto diceva di non avere ricette rapide a questa questione perché se da un lato c’è da tutelare il bene della comunità e quello del Sacramento, dall’altro c’è da aiutare la sofferenza delle persone. L’intervento del Papa lasciava dunque presagire l’apertura verso un dibattito aperto all’interno della Chiesa senza che però poi vi fosse una concreta discussione fino al Sinodo di quest’anno.

Una lettera sulla Vita

    Siamo rimasti positivamente stupiti dalla scelta che un parroco della Diocesi di Lucca ha compiuto nell’inserire nel bollettino parrocchiale settimanale questa lettera, pubblicata in rete da Adriano Celentano , con cui il cantante ha voluto ricordare Stefano Cucchi, il geometra romano morto nel 2009 durante la custodia cautelare all’ospedale Sandro Pertini e al centro di una nota vicenda giudiziaria che la scorsa settimana ha visto l’assoluzione di tutti gli imputati al processo. La vogliamo condividere con voi.

Quale morale aziendale

di Lorenzo Banducci   Diamo spazio oggi alla presentazione, con un breve estratto, di un libro che ci fa riflettere. Scritto da Sergio Casella, in passato manager di un’importante azienda farmaceutica, e dal titolo “La morale aziendale” ci parla di un modello di leadership innovativo volto a realizzare la persona sul luogo di lavoro. Così facendo si creano ambienti in cui la persona è felice di contribuire al progetto di azienda conosciuto e condiviso.  

Esempi

di Lorenzo Banducci   Non è facile parlare di Brittany Maynard e della sua storia, ma è evidente che la sua scelta di porre fine, tramite il suicidio assistito, alla propria vita prima che la malattia, che l’aveva colpita, facesse il proprio corso ci lascia tutti quanto mai in riflessivo silenzio.

Sessualità e santità

di Michele Ginesio (da www.dimensionesperanza.it) Frugando nello scri­gno della Qabbalah, la mistica ebraica che ha avuto un'ef­fervescente fioritura nel Medioevo, si trova un gioiello prezioso: la Let­tera sulla santità. Si tratta d'una breve composizione letteraria, scritta in forma di lettera, sul tema dell'at­to sessuale coniugale. Nella Qabbalah non è pre­sente la visione negativa della sessualità, che aveva messo solide radici nel ra­zionalismo ebraico, ed era anche presente nell'am­biente cristiano medio­evale. In essa ricompare lo sguardo generalmente positivo proprio della vi­sione biblica, dove la di­mensione erotico-sessuale è profondamente ancorata alla dottrina della creazione compiuta da Dio, nella quale tutto è «buono». In quest'ottica l'unione fisi­ca sponsale riacquista la dignità e la purezza origi­naria.

Chi ha paura di Halloween?

di Lorenzo Banducci   Halloween non è sicuramente una festa della tradizione cristiana e rimanda, per certi aspetti, a un mondo, quello dell’occulto e dell’esoterico, che non ha molto a che fare con quello luminoso di Cristo.

Vent'anni dopo...

Di Gianni Geraci  Avendo fatto parte del piccolo gruppo che si è fatto carico degli aspetti organizzativi della conferenza teologica internazionale “Le strade dell’amore” che lo scorso 3 ottobre ha cercato di rispondere alla domanda: “Quale pastorale con le persone omosessuali e transessuali?” posso testimoniare che alcuni di noi erano preoccupati di ritrovarsi la sala vuota. Solo io ero molto ottimista anche perché avevo vissuto la straordinaria avventura di un’altra conferenza simile alla cui organizzazione avevo partecipato nel 1999: allora il numero dei partecipanti era stato così alto che abbiamo dovuto organizzare una sorta di conferenza alternativa in un ristorante lì vicino. “Ma nel 1999 – mi aveva fatto osservare qualcuno - erano state coinvolti anche Noi siamo chiesa ed alcune associazioni omosessuali. Adesso la conferenza è organizzata da un comitato composto da quattro italiani che sono davvero pochi”.