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Cittadini di fatto e cittadini di diritto….se non ora quando?

di Flavia Modica Di recente, in un’intervista a Radio 24, il Ministro per l’Integrazione Kyenge è tornata sul tema della cittadinanza agli stranieri residenti in Italia, in particolare definendo in modo più dettagliato il concetto di ius soli a cui aveva fatto riferimento nelle prime dichiarazioni in materia, poco dopo la sua nomina al Ministero. Le suddette dichiarazioni avevano suscitato, e continuano a suscitare tutt’ora, un acceso dibattito sul tema, che non sempre purtroppo ha mantenuto toni adeguati ad un dibattito politico. «Come ministro ho posto un problema non per imporre un modello, ma con l'obiettivo di suscitare un dibattito nel Paese per adattare la normativa alla realtà italiana di oggi».  La Kyenge ha avuto senz’altro il merito di riaccendere i riflettori su un problema estremamente attuale, ma che fatica a trovare interlocutori seri e costanti nei nostri esponenti politici e al quale non è ancora stata data una risposta.

L’Unione Europea “portatrice sana” di democrazia e pace.

di Manuela Cilia L’anno scorso l’Unione Europea ha vinto il prestigioso Premio Nobel per la Pace. Il comitato per il Nobel ha voluto premiare “il contributo dato per oltre 60 anni dall’UE alla promozione della pace e riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani”. Questa onorificenza testimonia quanto l’UE abbia fatto in campo di diritti umani. Basta consultare l’art. 2 del Trattato sull’Unione Europea come modificato dal Trattato di Lisbona (TFUE) per comprendere i valori su cui l’UE si fonda: “L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri.”

Tutto ciò che possiamo dire di Dio è falso

Procedendo quindi nella nostra ascesa diciamo che [la causa universale] non è né anima, né intelligenza, e non possiede né immaginazione, né opinione, né parola, né pensiero; che essa stessa non è né parola, né pensiero; e che non è oggetto né di discorso, né di pensiero. Non è né numero, né ordine, né grandezza, né piccolezza, né uguaglianza, né disuguaglianza, né somiglianza, né dissomiglianza; non sta ferma, né si muove, né rimane quieta, né possiede una forza, né è una forza; non è luce; non vive e non è vita; non è né essenza, né eternità, né tempo; non ammette neanche un contatto intellegibile; non è né scienza, né verità, né regno, né sapienza; non è né uno, né unità, né divinità, né bontà, non è neppure spirito, per quanto ne sappiamo; non è né figliolanza, né paternità, né qualcuna delle cose che possono essere conosciute da noi o da qualche altro essere; non è nessuno dei non-esseri e nessuno degli esseri, né gli esseri la conoscono in quanto esiste; e neppure essa conos

Sessualità come esperienza della presenza di Dio

Il piacere sessuale nella sua verità, è l'unico fra i piaceri di cui l'uomo può godere, che perché possa essere impone all'uomo di uscire da sé, spezzando ogni egoismo. Soltanto l'uomo fa l'amore, gli altri animali si accoppiano: la diversità del termine dice che non c'è godimento pieno e vero se tutto il proprio essere non è donato, dato, travasato nell'altro, in un godimento che è anzitutto comunicazione di persone.Quando un uomo e una donna si uniscono nell'amore,il corpo diventa strumento, diventa espressione, diventa linguaggio di due persone che si comunicano la profondità del proprio essere: man mano che il rapporto si svolge, si amplia, raggiunge il suo culmine, è tutto l'essere che parla,che dice chi è,entrando in una comunicazione totale in cui tacciono le parole per dare spazio alla trasparenza più completa; l'orgasmo è un grido muto di svuotamento totale: «ecco, ti ho detto tutto» .

Tommaso D'Aquino e il sacerdozio femminile

di Umberto Eco Non sono riuscito a trovare ancora, nella dottrina, delle ragioni persuasive per cui le donne debbano essere escluse dal sacerdozio (...). Non ho trovato ragioni scritturali (...). L’argomento simbolico non mi soddisfa. Nè mi soddisfa l'argomento arcaico per cui la donna in certi momenti della sua vita secerne impurità (...) Quando mi trovo così smarrito su questioni di dottrina io ricorro all'unica persona di cui mi fido, che è Tommaso d'Aquino. Or a Tommaso, che prima di essere dottore angelico era un uomo di straordinario buon senso, a più riprese si trova ad affrontare il problema se il sacerdozio sia solo prerogativa maschile. Per limitarci alla Summa Theologiae, se lo chiede in II, 11, 2, e si trova di fronte all'affermazione paolina ( nemmeno i santi sono perfetti) per cui le donne nell'assemblea ecclesiale debbono tacere, nè possono insegnare. Ma Tommaso trova nei Proverbi che “Unigenitus fui coram matrem meam, ea docebat me” .Come ne esc

Eucarestia senza prete?

André Lascaris, domenicano olandese, dal 1973 al 1992 si è dedicato alle iniziative per la pace nell'Irlanda del Nord. E' teologo al Dominican Study Centre for Theology and Society di Nijmegen. Nel 2007 è stato tra gli autori del discusso documento "Chiesa e ministero. Verso una Chiesa con un futuro". COME È NATO QUESTO DOCUMENTO? Il centro della vita della Chiesa cattolica è la celebrazione eucaristica, in Olanda cala il numero dei preti. Sempre più parrocchie ne sono prive e in molte città o regioni è divenuto difficile trovare una chiesa in cui si celebri la messa domenicale. A partire da questa situazione il Capitolo provinciale dei domenicani olandesi del 2005 decise di istituire "una commissione o gruppo di esperti, con l'incarico di studiare gli aspetti teologici della questione della presidenza eucaristica: se dipende dal ministero di uomini ordinati oppure dalla comunità ecclesiale o dai pastori da essa nominati a presiedere l'eucar

Europa: “Ma com’era cominciato tutto?”

di Manuela Cilia “Scendendo verso le praterie fiorite, vicino al mare, Europa teneva in mano, sbalzato in nobili metalli, il suo destino. […] Un toro l’avrebbe rapita dall’Asia verso quella terra che si sarebbe chiamata Europa, come anni prima il disperato errare marino di una giovenca che aveva pascolato in terra greca si era concluso in Egitto, al lieve tocco della mano di Zeus.” Mi servo di questo breve frammento tratto da “Le nozze di Cadmo e Armonia” di Roberto Calasso per cominciare con voi, cari lettori di Nipoti di Maritain, una chiacchierata sulla nascita di quella che oggi si chiama Unione Europea e per ricordare insieme la grande opportunità che rappresenta soprattutto per noi giovani.