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L'omelia (anche) ai laici?

All'epoca della riforma protestante, una delle questioni più dibattute fu quella cosiddetta del "calice ai laici", ossia della possibilità, o meno, che i laici potessero accostarsi all'eucaristia non solo ricevendo l'ostia consacrata, ma anche bevendo al calice, sino ad allora riservato ai soli sacerdoti celebranti. Non mancarono, in relazione a questa disputa, le prese di distanza e persino le scomuniche. Col trascorrere del tempo ci si è resi conto che la questione non aveva, di per sé, serie implicazioni dottrinali e la prassi della Chiesa è andata cambiando, sino a quando (con la Eucharisticum mysterium, 1967, cf 32) si è riconosciuto che la comunione sotto le due specie era "la forma più piena" di partecipazione all'eucaristia ed essa è stata conseguentemente permessa in una serie di casi. Oggi nulla osta a questa "forma più piena", salvo contingenti ragioni di ordine pratico. Questo precedente storico – che mette in guardia con

Chi sono i più grandi alleati dei progressisti?

Chi sono i più grandi alleati dei progressisti? Ovviamente, gli estremisti reazionari. Una legge con cui sono in disaccordo, la vogliono abolita, senza se e senza ma. Guai, a scendere ad un compromesso, anche se è un compromesso che va a loro favore. Preferiscono gloriarsi di essere netti, severi, irriducibili. O tutto o niente. Così, magari rinunciano anche a votare per le forze politiche di governo, ritenute - quando va bene - troppo molli. Anzi, si chiamano fuori sin dal principio da qualsivoglia reale dibattito politico, ché ad entrarvi e ad ottenere lì dentro risultati concreti, dovrebbero per forza di cose sporcarsi le mani, intaccare quei valori che per loro sono un totem sia nella vita privata che in quella pubblica.

La semplicità divina

Dio non è un corpo Si deve negare assolutamente che Dio sia un corpo. E ciò per tre motivi. Primo, perché nessun corpo muove se non è mosso, come appare esaminando caso per caso. Ora, sopra si è dimostrato che Dio è il primo motore immobile. Quindi è chiaro che Dio non è un corpo. Secondo, perché è necessario che il primo ente sia in atto e in nessun modo in potenza. Sebbene infatti in un identico e determinato essere che passa dalla potenza all‘atto la potenza possa essere prima dell‘atto in ordine di tempo, tuttavia, assolutamente parlando, l‘atto è prima della potenza, poiché ciò che è in potenza non passa all‘atto se non per mezzo di un ente in atto. Ora, abbiamo già dimostrato che Dio è il primo ente. È dunque impossibile che in Dio ci sia qualcosa di potenziale. Ma ogni corpo è in potenza, se non altro perché il continuo, in quanto tale, è sempre divisibile. Quindi è impossibile che Dio sia un corpo. Terzo, perché Dio è il più nobile fra tutti quanti gli esseri, c

"Maria, prima cristiana è la prima rivoluzionaria nell'ordine nuovo"(Max Thurian)

Per quanto concerne la pietà mariana, la nostra riflessione ci ha portati a concludere: il culto della beata Vergine, se si vuole che non si perda nell'astrattezza o sia confinato in di mensioni puramente individuali, deve essere permeato dai contenuti del messaggio evangelico sulla povertà. Vogliamo dire: deve essere occasione per predicare a coloro che sono sociologicamente ricchi e a coloro che sono sociologicamente poveri l'unico evangelium paupertatis, cioè la subordinazione dei beni di questo mondo ai valori del Regno e la loro primordiale destinazione al servizio e alla promozione dell'uomo; deve essere momento cultuale per l'annuncio del messaggio del Magnificat e delle Beatitudini, per il rifiuto di ogni 'compromesso con qualsiasi forma di ingiustizia sociale' (Evangelica Testificatio, n.18) e per la denuncia di ogni forma di oppressione dei poveri; ambito orante per sollevare i cuori sfiduciati verso Dio che 'solleva l'indigente dalla polve

Vergine bella, che di sol vestita

Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sí, che ’n te Sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole: ma non so ’ncominciar senza tu’ aita, et di Colui ch’amando in te si pose. Invoco lei che ben sempre rispose, chi la chiamò con fede: Vergine, s’a mercede miseria extrema de l’humane cose già mai ti volse, al mio prego t’inchina, soccorri a la mia guerra, bench’i’ sia terra, et tu del ciel regina.

Dall'inferno della vita mortale ci libera soltanto la grazia di Cristo

Per quanto riguarda la prima origine, la vita stessa, se di vita si deve parlare, piena di tanti e grandi mali, attesta che tutta la discendenza di esseri soggetti alla morte fu condannata. Che altro significa infatti un certo abisso dell'ignoranza, da cui promana l'errore che ha accolto tutti i figli di Adamo in una specie di baratro tenebroso sicché l'uomo non se ne può liberare senza fatica, sofferenze, timore? Che cosa sta ad indicare l'amore di tante cose inutili e nocive? Da esso infatti derivano le preoccupazioni affannose, i turbamenti, le afflizioni, i timori, le pazze gioie, le discordie, le liti, le guerre, i tradimenti, i furori, le inimicizie, l'inganno, l'adulazione, la frode, il furto, la rapina, la slealtà, la superbia, l'ambizione, l'invidia, gli omicidi, i parricidi, la crudeltà, la spietatezza, l'ingiustizia, la lussuria, l'insolenza, la sfrontatezza, l'impudicizia, le fornicazioni, gli adultèri, gli incesti e contro la

Sulla disforia di genere

Di Niccolò Bonetti Il disturbo dell'identità di genere (DIG) è la diagnosi utilizzata da psicologi e medici per descrivere le persone che soffrono di una disforia di genere: in altri termini coloro che presentano una forte e persistente identificazione nel sesso opposto a quello biologico cioè a quello assegnato anagraficamente alla nascita soffrono di questo disturbo. Prima analizzare meglio le caratteristiche di questo disturbo, è bene spiegare che cosa si intendere per gender e sex. Tradizionalmente le persone vengono divisi in uomini e donne sulla base delle loro differenze biologiche e anatomiche. Nel sentire comune, infatti, il sesso e il genere costituiscono un tutt'uno. Gli studi di genere propongono invece una suddivisione tra questi due aspetti dell'identità: 1)sesso(sex) è basato sul corredo genetico, sull' insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che producono un binarismo maschio / femmina. Il sesso è assegnato a seconda del corredo

La strana laicità alla tedesca

di Frédéric Lemaître in “Le Monde” del 4 dicembre 2012 (traduzione: www.finesettimana). Il 25° congresso della CDU aprirà ufficialmente le porte martedì 4 dicembre ad Hannover, alle 10h30. In realtà le cose sono un po' più complicate: fin dalle 8h30, coloro che lo desiderano possono partecipare ad una celebrazione religiosa ecumenica. Come negli anni precedenti, dovrebbe assistervi anche Angela Merkel. Benché la Costituzione preveda una separazione tra Chiesa e Stato, in Germania raramente le due istituzioni sono distanti. Come ha ricordato la cancelliera tedesca il 6 novembre in un discorso pronunciato davanti al Sinodo delle chiese protestanti tedesche, il preambolo della Costituzione comincia con queste parole: “conscio della propria responsabilità davanti a Dio e agli uomini (…) il popolo tedesco si è dato la seguente Costituzione”. Nulla può illustrare meglio questo stretto rapporto con l'impegno religioso di molti responsabili politici. In ordine protocollar

Il centro-sinistra di Bersani

di Lorenzo Banducci E’ finita. La corsa di queste elezioni primarie si è definitamente conclusa con in successo al ballottaggio di Pierluigi Bersani. Bersani ha sconfitto il cambiamento promosso da Renzi, ma ora dovrà inevitabilmente accettarlo. Quali problemi affliggeranno il nuovo leader della sinistra italiana nei prossimi mesi? Li provo ad elencare qua sotto:

La dimostrabilità dell'esistenza di Dio

La conoscenza dell‘esistenza di Dio non è per noi evidente Una cosa può essere di per sé evidente in due modi: primo, in se stessa, ma non per noi; secondo, in se stessa e anche per noi. Infatti una proposizione è di per sé evidente se il predicato è incluso nella nozione del soggetto, come per esempio: l‘uomo è un animale, poiché animale fa parte della nozione stessa di uomo. Se dunque è a tutti nota la natura del predicato e del soggetto, la proposizione risultante sarà per tutti evidente, come avviene nei primi princìpi delle dimostrazioni, i cui termini sono nozioni comuni che nessuno può ignorare, come ente e non ente, il tutto e la parte, ecc. Se però a qualcuno rimane sconosciuta la natura del predicato e del soggetto, la proposizione sarà evidente in se stessa, ma non per quanti ignorano il predicato e il soggetto della proposizione. E così accade, come nota Boezio [De Hebdom., proem.], che alcuni concetti sono comuni ed evidenti solo per i dotti: questo p. es.: «Le rea