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Visualizzazione dei post con l'etichetta unione europea

Nipoti di Maritain n. 03

È uscito il  terzo numero  di Nipoti di Maritain, che può essere letto gratuitamente e scaricato dal portale issuu. L’editoriale questa volta è stato scritto da Niccolò Bonetti, fondatore dell’intero progetto di Nipoti di Maritain, che ha sottolineato la caratteristica della nostra pubblicazione – la piena accettazione del pluralismo nella Chiesa e nella società – che si propone come porto franco in cui le posizioni più variegate possano incontrarsi, dialogare e arricchirsi a vicenda: non c’è errore così assurdo e irrazionale che non possegga qualche traccia di verità. Il dibattito verte sulla genitorialità , sul futuro dell’Europa e sulla Riforma protestante ; tra le rubriche si segnalano l’intervista a mons. Franco Buzzi , Prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Scoprilo qui al link https://issuu.com/nipotidimaritain/docs/nipoti_03  

Call for papers - Nipoti di Maritain n. 03

Cari Amici,  stiamo raccogliendo articoli per il terzo numero della rivista di Nipoti di Maritain, che recentemente ha ricevuto il codice ISSN 2531-7040. Vi presentiamo i quesiti su cui si articolerà il dibattito. Ambito etico/morale : « Che cosa significa essere padri e madri nell’epoca del trionfo della tecnologia procreativa e dell’inverno demografico? » Ambito politico/sociale : « Come ti immagini l’ Unione Europea nel 2050? » Ambito pastorale/ecclesiale : « A 500 anni dall’affissione delle tesi di Martin Lutero, quali idee e intuizioni della Riforma Protestante sono vive e vitali? » Accettiamo interventi di risposta di 600 parole circa da farci pervenire all’indirizzo inipotidimaritain6@gmail.com entro il 15 dicembre 2016 . La scadenza è stata prorogata al 31 dicembre 2016 .

In dialogo sull'Europa. Temi, percorsi e prospettive per il futuro dell'Unione

di Lorenzo Banducci Oggi dedichiamo la nostra attenzione a una lunga chiacchierata con Giulio Saputo, da poco eletto Segretario Generale della Gioventù Federalista Europea. Interessanti sicuramente gli spunti di riflessione proposti sui temi dell’Unione Europea, del suo percorso passato e del suo futuro. Proveremo a districarci fra luoghi comuni diffusi e segni di speranza in una prospettiva che per il nostro Continente può essere migliore dell’attuale presente.

Italia speranza d'Europa

di Gianmarco Botti, L'Italia è la vera anomalia europea, e per una volta lo è in positivo. Detto a posteriori può risultare poco credibile, ma avevo pensato di scrivere queste parole quando le urne qui da noi erano ancora aperte e gli unici dati a mia disposizione quelli provenienti dagli altri paesi europei. Dati sconfortanti oltre ogni aspettativa, con la destra antisistema e antieuro al primo posto in Francia, Gran Bretagna, Ungheria e Danimarca, molto forte in Austria e nei Paesi Bassi, in crescita in Grecia (10% ad Alba Dorata) e perfino in Germania (7% al partito antieuro, eletto un parlamentare neonazista). Una nube fittissima sull'orizzonte dell'integrazione europea, una pietra tombale sugli Stati Uniti d'Europa. Russia e Cina, da poco alleate in nome del gas, che se la ridono sotto i baffi. E invece, come speravo (e credevo), dall'Italia arriva un segnale in netta controtendenza, di dimensioni colossali (questo no, non me lo aspettavo): il Pd di Matte

La grandine italiana si abbatte sull'Europa

di Lorenzo Banducci “Pensavo che piovesse non che grandinasse.” Difficile non ripensare oggi a queste parole (a me le ha ricordate mio padre) pronunciate da Alcide De Gasperi all’indomani delle elezioni del 1948 che videro una grossa affermazione della DC la quale seppe andare oltre ogni più rosea previsione della vigilia.

Armonie europee

di Giorgio Romagnoni Armonie europee....

Adenauer

di Giorgio Romagnoni

Basta con i minuti di silenzio!

di Flavia Modica Dopo l’ennesima tragedia avvenuta al largo delle coste di Lampedusa, venerdì 4 ottobre, a mezzogiorno, si è celebrato un minuto di silenzio. Un gesto in sé carico di significato, ma che se stancamente ripetuto a fronte di tragedie simili, senza che a ciò si accompagnino decisioni e azioni concrete, non è che un mero atto retorico. 

L’Unione Europea “portatrice sana” di democrazia e pace.

di Manuela Cilia L’anno scorso l’Unione Europea ha vinto il prestigioso Premio Nobel per la Pace. Il comitato per il Nobel ha voluto premiare “il contributo dato per oltre 60 anni dall’UE alla promozione della pace e riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani”. Questa onorificenza testimonia quanto l’UE abbia fatto in campo di diritti umani. Basta consultare l’art. 2 del Trattato sull’Unione Europea come modificato dal Trattato di Lisbona (TFUE) per comprendere i valori su cui l’UE si fonda: “L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri.”

Europa: “Ma com’era cominciato tutto?”

di Manuela Cilia “Scendendo verso le praterie fiorite, vicino al mare, Europa teneva in mano, sbalzato in nobili metalli, il suo destino. […] Un toro l’avrebbe rapita dall’Asia verso quella terra che si sarebbe chiamata Europa, come anni prima il disperato errare marino di una giovenca che aveva pascolato in terra greca si era concluso in Egitto, al lieve tocco della mano di Zeus.” Mi servo di questo breve frammento tratto da “Le nozze di Cadmo e Armonia” di Roberto Calasso per cominciare con voi, cari lettori di Nipoti di Maritain, una chiacchierata sulla nascita di quella che oggi si chiama Unione Europea e per ricordare insieme la grande opportunità che rappresenta soprattutto per noi giovani.

L'Europa all'ordine del giorno

Vi presentiamo una novità! Abbiamo un vignettista: l'amico Giorgio Romagnoni. Avrà un angolo tutto suo sul nostro blog.  Oggi ci presenta il "suo" De Gasperi. di Giorgio Romagnoni

Valori non negoziabili e valori di "serie B": la questione ungherese

di Lorenzo Banducci Mi ha fatto molto riflettere il dibattito che si è manifestato negli ultimi mesi sulla promulgazione, avvenuta nel marzo scorso, da parte del parlamento ungherese di una nuova Costituzione.

Un'alleanza per l'Europa

di Giovanni Gentili Quanti tra coloro che si presentano alle elezioni politiche del prossimo 24 febbraio hanno capito che l’Europa è vitale per il nostro futuro? Quanti hanno capito che non ci sono ricette solo nazionali per uscire dalla c risi?

La scelta della sinistra

  di Lorenzo Banducci Ci siamo. Dopo l’approvazione delle regole delle primarie avvenuta sabato scorso durante l’assemblea nazionale del PD è lanciata la sfida delle idee per far ripartire il Paese da sinistra.

Qui si fa l'Europa o si muore!

di Lorenzo Banducci Senza gli aiuti della Bce la Spagna sarebbe sprofondata nel baratro. Questo hanno ammesso candidamente dalla nazione iberica mentre si apprestavano a varare una manovra terribile da 65 miliardi di euro contenente: -           Tagli agli stipendi degli statali -           Niente tredicesima -           Aumento dell’IVA dal 18 al 21 per cento -           Aumento delle bollette energetiche e delle tasse universitarie -           Tagli notevoli all’assistenza sanitaria pubblica che porteranno 260mila anziani a non avere più diritto alle cure mediche pubbliche Una nazione che si ritrova dunque lacerata da un debito pubblico fuori controllo e da una speculazione irrefrenabile in questa estate bollente e che porta inevitabilmente i giovani a fuggire verso il Nord Europa, mentre per chi resta c’è solo la disoccupazione salita al 25%.