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La missione educativa delle associazioni


di Lorenzo Banducci

E’ difficile parlare degli sviluppi della politica  nostrana negli ultimi giorni. Abbiamo avuto un ballottaggio, i cui esiti favorevoli al centro-sinistra, sono difficilmente commentabili vista la scarsa partecipazione elettorale e vista la completa disaffezione che ancora una volta si manifesta nei confronti della nostra classe politica.

Storicamente le elezioni amministrative hanno sempre visto una grande partecipazione del corpo elettorale, visto che il Comune è sempre stato percepito come un organismo concretamente vicino alla vita delle persone. La perdita di dignità da parte della politica ha nuovamente comportato questo magro risultato. A questo punto occorre capire se effettivamente basteranno le tanto promesse riforme istituzionali e il taglio ai rimborsi elettorali lanciati dal Governo per recuperare la fiducia dei cittadini. Sicuramente si tratta di contributi importanti in questa direzione, ma ancora insufficienti a ricostruire un legame fra istituzioni e popolo che si è rotto in modo profondo.

Risulta chiaro che per ricostruire un tessuto tanto strappato, calpestato e rotto ci vorrà un processo più lungo. Un processo che passi inevitabilmente da una rifondazione dalle basi. Cosa significa rifondare dalle basi? Significa ripartire dai valori cardine che dovrebbero caratterizzare il buon cittadino e da qui il buon politico. Una educazione che parta da esempi concreti di amore verso il prossimo, rispetto delle regole, onestà, altruismo, spirito di servizio.  Educare noi stessi a considerarci innanzitutto primi responsabili del disastro delle nostre istituzioni. E’ la nostra società, basata innanzitutto sull’interesse individuale, che deve apprendere nuovamente l’importanza della responsabilità e della corresponsabilità per tornare a costruire un legame fra cittadini e istituzioni che non si può più recuperare con singole proposte-spot, ma che va rifondato da una vera e propria “missione educativa”. La missione di cui ancora oggi, con pazienza e nel totale silenzio dei media, si stanno facendo carico le nostre associazioni (in particolari quelle cattoliche), che si pongono come obiettivo quello di formare integralmente la persona.
La politica e istituzioni potrebbero recuperare molta fiducia se iniziassero a dare spazio a quelle associazioni che si pongono come obiettivo primario la formazione delle persone come cittadini responsabili. In che modo? Dando loro concretamente ascolto, concedendo spazi di partecipazione alla vita pubblica ed effettive responsabilità. Le associazioni non possono essere relegate a dei meri "passatempo" per i cittadini, ma vanno riconosciute nella loro funzione più piena e responsabilizzate in questo. Sicuramente non si tratta di un percorso facile e dall'esito immediato, ma con grande pazienza e se ne verrà dato il via se ne potranno raccogliere i frutti.

Commenti

Silvia ha detto…
Condivido molto...parallelamente anche le associazioni (soprattutto quelle di matrice cattolica) dovrebbero riscoprire un ruolo da protagoniste nella vita pubblica dei territori dimostrando di avere realmente qualcosa da dire e da offrire al paese...

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